I comuni di Tortora e Praia a Mare, insieme alle associazioni del territorio, hanno programmato una serie di iniziative congiunte in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.
Tema delle iniziative è “La violenza non ha confini”.
Sabato si terrà a Tortora il secondo appuntamento del corso di autodifesa mente Praia a Mare alle ore 17.30 sarà animata da un flash mob itinerante per leggere storie di donne; alle ore 19.00 al Palazzo delle Esposizioni sarà inaugurata la mostra “Un petalo rosa..per non dimenticare” curata dalla Fondazione Roberta Lanzino.
Domenica alle ore 17.00 presso la biblioteca comunale di Tortora si terrà l’inaugurazione della mostra “Anima femminile” e la presentazione del libro “Fadia” di santo Gioffrè.
Lunedì mattina tavoli tematici con gli studenti della scuola media di Praia a Mare mentre nel pomeriggio alle ore 18.00 al cinema Loren sarà proiettato il film “Femminile singolare”.
IL POST DEL COMUNE DI TORTORA
La violenza di genere rappresenta sempre più un’emergenza in quanto a dispetto dei progressi e delle evoluzioni che la nostra società ha raggiunto in altri settori, in questo i numeri non accennano a scendere, per cui ogni giorno veniamo a contatto con storie che parlano di abusi fisici e psicologici nei confronti delle donne, fino ad arrivare al femminicidio.
È pertanto fondamentale continuare a insistere sulla formazione e sulla costruzione di una corretta cultura di genere, affinché diventi normalità tutto ciò che ruota intorno all’indipendenza di una donna.
È per questo motivo che quest’anno abbiamo deciso di unire le forze in un programma congiunto insieme al Comune di Praia A Mare e a tante associazioni che quotidianamente scendono in campo per aiutare tante, troppe donne, che ancora vivono in situazioni di violenza e con loro, purtroppo, i loro figli. Soltanto con la costruzione di una reale rete di accoglienza e collaborazione possiamo pensare di poter offrire un aiuto concreto.
“Ogni qual volta l’uomo prende dal corpo di una donna senza il suo permesso, manca di rispetto all’utero da cui è nato, contamina il luogo che l’ha protetto quando era più indifeso, profana il tempio da cui ha iniziato il viaggio”.