Amantea. Il consigliere Campanella lascia la maggioranza del sindaco Pellegrino

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Ad Amantea il Consigliere Salvatore John Campanella ha lasciato la maggioranza del sindaco Vincenzo Pellegrino. “In maniera ufficiale – ha scritto in una lettera inviata al protocollo del comune – comunico la mia uscita dal gruppo di maggioranza Neapolis”.

Tra le motivazioni addotte la stagione estiva fallimentare che ha penalizzato residenti e villeggianti ma anche l’assenza di un piano commerciale e l’isolamento da parte dei comuni limitrofi nei confronti di Amantea.

In un quadro così complicato Campanella auspica dimissioni in blocco.

LA NOTA INTEGRALE 
Sei mesi e poco più, sono sufficienti per cambiare definitavemente direzione. Non che ci siano mai stati dubbi sulle mie esternazioni o quanto meno sulle decisioni da prendere, ma in fondo un periodo di disintossicazione dai veleni comunali ci voleva.

Ebbene oggi in maniera ufficile comunico la mia uscita dal gruppo di maggioranza Neapolis il gruppo da me fondato, un passo dovuto ai miei elettori, un passo definitivo che sancisce la fine di un rapporto mai consolidato, fatto di ambigui rapporti interpersonali, dimostrando come a distanza di 6 Mesi oramai la situazione rimane immuatata, anzi peggiorata.

E’ solo per una questione personale che non ho preso questa decisione prima, nessun tretroscena, nessun sotterfugio, niente di niente solo una completa apatia alla situazione politica cittadina.
Reduci da una stagione estiva fallimentare in tutti i suoi aspetti, fatta di un rincorrere di eventi rattoppati alla meglio, un susseguirsi di raccolta sponsor mai conclamata dalla benevolenza degli stessi commercianti chiamati come al solito a mettere mano alla tasca, ma ciò che è peggio la totale non curanza degli aspetti organizzativi, la mancanza di rispetto verso le associazioni ed attività commerciali offese e mortificate da riunioni deserte e prive di una direzione politica amministrativa, al grido di armiamoci e partite.

La mancanza di rispetto verso la popolazione ed i pochi villeggianti di ritorno, che sono rimasti profondamente delusi dalla situazione trovata nel territorio di Amantea, non mi sono mai vergognato da cittadino e da amministratore cosi tanto come quest’estate dovendo giustificare questa clamorosa debacle. Un’ estate caratterizzata da congetture dove chi ha pagato sicuramente il conto più alto è stata la nuova generazione ed i pochi villeggianti oramai legati a noi per unioni familiari.

Ma L’estate oramai fa parte del passato, e verrà annoverata come la peggiore di sempre purtroppo, dimostrando da parte degli organi amministrativi la totale incompetenza anche nel ricalcare un programma redatto e finito a giugno con tantissimi sacrifici dal sottoscritto, evidenziando limiti, scarsità organizzativa, e mancanza di rispetto per le professionalità in campo.

Ma quello che più meraviglia, è la continua mancanza di rapporto con la popolazione distante anni luce dal focus del progetto elettorale. In una situazione cosi compromessa dove i fallimenti superano gli inesistenti successi, è veramente difficile trovare un punto a favore di questa giunta.

Continuando poi con un piano commerciale inesistente, ad un rapporto con protezione civile praticamente fallito, e cosi via l’elenco potrebbe continuare all’infinito nella compilation dei fallimenti, resta ai cittadini redarre una classifica, passando dallo squallore con piazze vuote del mastro giurato sbandierato come evento istituzionale di grande portata ma che alla fine si è ridotto a poco più di una parata tra conoscenti, e come sempre con lo spettacolo della direzione dell’inno nazionale quasi a rimarcare un sogno nel cassetto, che dovremmo sopportare ancora per due anni almeno…ma il tempo per fortuna passa!!!

Per non palesare della situazione incresciosa venutasi a creare sulla questione dell’ambito territoriale, dove ha messo in evidenza un isolamento da parte dei comuni limitrofi nei confronti di Amantea, è peggio ancora incrinando ulteriormente i rapporti con l’organo regionale, facendone pagare le spese alle categorie deboli e bisognose.

In un quadro cosi complicato la loro unica strada sono, e sarebbero le dimissioni in blocco, ma sono certo continueranno a rimanerci, ma non per volere del popolo che oramai li ha scaricati e bocciati senza appello, ma per volere di una minoranza che oggi tiene a galla questo scempio, minoranza non esente da colpe, se continuerà in questa direzione, deludendo sia gli elettori di una, che dell’altra parte, non me ne vogliano gli amici del gruppo di opposizione, ma a loro chiedo una inversione di tendenza, fatelo se tenete ancora alla vostra città, fatelo per il bene comune, fatelo per voi stessi, anche voi camminate per strada, loro non si intravedono neanche.

Detto ciò, non si cullassero alcuni dei famosi politici di lungo corso, badate ho detto “alcuni” per evitare che si offendano amici che hanno avuto solo sfortuna di trovarsi in condizioni a loro non favorevoli.
Neanche loro, quelli che predicano le soluzioni più disparate sarebbero stati in grado di risolvere i problemi che affliggono Amantea, città malata da anni, con ricette di strategia politica, rispolverando dall’album dei ricordi successi effimeri volatilizzati come le loro inutili presenze sullo scranno più elevato o magari soggetti incapaci di redigere una lista per le ultime elezioni, e neanche a farne parte in quelle attuali.

Solo la Giunta Pellegrino poteva far resuscitare qualche fantasma del passato, che non solo pontifica ma ciò che è peggio, considerato da alcuni cittadini in preda alla disperazione più totale, come una risoluzione del problema attuale, come a dire “meglio chi ha combinato danni prima che questi di adesso”, praticamente una disfatta totale per l’amministrazione Pellegrino.

Ma la giunta Pellegrino, poteva e doveva avere un approccio più diretto e pragmatico con la città, un rapporto più trasparente avrebbe giustificato le mancanze notevoli di organizzazione interna, mancanza di programmazione manageriale termine a loro sconosciuto, difficoltà a reperire le risorse economiche, un approccio più umano e meno oligarchico sarebbe stato indispensabile, ma è tardi, anzi tardissimo, non è più una partita aperta, siamo ai supplemetari, loro lotteranno fino alla fine solo ed eslusivamente per un posto in prima fila, anzi si stanno già organizzando per redigere una lista…si ma per quali elezioni poi non si sa.

Inutile sottolineare adesso la loro pochezza e presenza sui social, dove non sono mai apparsi negli ultimi 3 anni, presenze ambigue mascherati da profili anonimi dove in alcuni frangenti è stato sbandierato il simbolo del PC quasi a voler dire sono ancora un rivoluzionario , ma non posso. Tutto ad un tratto diventano geni della comunicazione, rispolverando i loro amichetti per qualche misero like tra di loro, ma la popolazione non dimentica, e se lo fa, glielo ricorderemo noi, ma quello che mi fa più ribrezzo, è che se le dichiarazioni del Sindaco di Cleto sono vere…se fossero confermate sarebbero dei macigni sulla loro testa rei di aver infangato il buon nome della città di Amantea che non merita più questa corsa al baratro.

La popolazione non dimentica le incombenze giornaliere, che in questo clima sono le problematiche più urgenti e non di certo la questione politica interna tra me loro ed i componenti dell’amministrazione che onestamente interessa a pochi.
A fronte di tutto ciò percorrerò la mia strada in consiglio comunale con un nuovo profilo individuale (per adesso) rappresentando quella fetta di elettorato che mi onoro di portare avanti. Un profilo con il quale si procederà a fare un opposizione costruttiva, opposizione civile, dura ma ponderata, non fermi alla sterile polemica che a nulla porterebbe tranne a quello di irritare ancora di più la città, stanca dei litigi, stanchi delle polemiche.

Nel caso in cui dovesse proseguire la giunta attuale, dove il cammino ormai sembra diretto verso un inesorabile e lento declino denotando la fine di un percorso politico dei suoi membri, io sarò li a rappresentare il disagio sociale dei cittadini comuni, delle associazioni, delle varie categorie di settore abbandonate al loro destino, dei cari commercianti che tanto mi hanno dato in termini di assistenza e supporto come le associaizoni nessuna esclusa anche con chi ho avuto diverbi, si in questi 4 anni, compresi quelli dell’associazione Urban.

Il nuovo progetto prevede un nuovo percorso comunicativo e per il quale già numerosi simpatizzanti si stanno avicinando credendo nella bontà dell’operazione. Non mi aspetto nulla, non mi aspetto grandi cose ma almeno il coraggio di iniziare d’accapo, inziare da zero, ma soprattutto inziare senza commettere gli errori che ho comesso in passato, chi vuole può aggregarsi, ma il posto in squadra badate adesso chi vuole se lo deve meritare, di zavorre ne ho avuto già abbastanza, e si vede.

Non si può sbagliare due volte. Per cui, che abbia inizio un nuovo progetto siete i benvenuti, chiunque voglia parecipare, nessuno escluso, anche chi fino ad ora è stato mio acerrimo nemico nel campo politico, solo per il bene della città, se è destino che bisogna cambiare la città solo la storia lo dirà.

Grazie a tutti

 

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