Acquappesa. Sindaco ai ferri corti con la Pro Loco

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L’Amministrazione Comunale di Acquappesa ha scritto a Ente Pro Loco Italiane e alla regione Calabria comunicando di volersi determinare, entro breve per avviare le procedure per la cancellazione della locale Pro Loco dall’Albo Comunale delle Associazioni, fatte salve tutte le eventuali azioni giudiziarie ritenute opportune, comprese quelle per danni morali e materiali provocati all’Amministrazione stessa.

La vicenda è quella relativa alla targa installata per ricordare l’eccidio di rom e sinti poi vandalizzata. Già al momento dell’istallazione, infatti, l’esecutivo comunale aveva ravvisato difformità rispetto a quanto concordato con la Pro Loco nei mesi precedenti, diventate poi pretesto per ulteriori polemiche.

LA NOTA INTEGRALE

Sulla vicenda “targa” la Pro Loco “prof. Michele Borrelli” ammette di aver avuto delle “leggerezze” e di essere incorsa in “imprecisioni” e lo fa attraverso una missiva inviata al sindaco Francesco Tripicchio ed all’Amministrazione comunale. 

Una sorta di ammissione di colpa alla quale fa oggi seguito una nuova presa di posizione, da parte del Comune di Acquappesa, inviata all’Ente Pro Loco Italiane ed alla Regione Calabria.

“Facendo seguito alla nostra nota prot. n 1090 del 25.02.2025, che codesti Enti hanno ricevuto per opportuna conoscenza, si trasmette, in allegato alla presente, il riscontro da parte della Pro Loco Prof. Michele Borrelli, a firma del presidente pro tempore Sig. Gianni Sacco (non è dato sapere se la stessa sia stata elaborata o concertata con l’assemblea dei soci o con il Direttivo)” – è quanto si legge nello scritto firmato dal sindaco Tripicchio, che prosegue: “Come si può evincere da tale nota di riscontro, nonostante siano state ammesse alcune “leggerezze”, “imprecisioni” ed errori procedurali in genere, appare evidente che, come ampiamente descritto anche nella citata nota prot. n 1090 del 25.02.2025, le azioni della Pro Loco non risultano del tutto lineari e corrette, al contrario si potrebbe configurare l’ipotesi che le attività svolte non corrispondano ai fini dichiarati o, addirittura, che si siano svolte con metodi coercitivi.

Il configurarsi di tale ipotesi, peraltro confermato in parte da quanto riportato nella nota di riscontro – sottolinea il Primo Cittadino – potrebbe essere confermato anche da un ulteriore elemento, relativo alla predisposizione e diffusione della locandina riguardante la manifestazione di scopertura della targa commemorativa del 27 gennaio 2025.

Nello specifico, risulta che la Locandina diffusa nel gruppo WhatsApp della Pro Loco in oggetto, è quella allegata alla presente sotto la lettera “B”, mentre la locandina inviata dal presidente della Pro Loco al Sindaco, sempre tramite il canale WhatsApp, in data 16 gennaio 2025, è quella allegata alla presente sotto la lettera “C”. E’ palese la differenza tra le due locandine.

Alla luce di quanto accaduto, l’Amministrazione Comunale di Acquappesa provvederà, a stretto giro, a determinarsi sulla questione, eventualmente valutando anche di avviare le procedure per la cancellazione della Pro Loco in oggetto dall’Albo Comunale delle Associazioni, fatte salve, ovviamente, tutte le eventuali azioni giudiziarie ritenute opportune, comprese quelle per danni morali e materiali provocati all’Amministrazione stessa”. La nota conclude: “Quanto sopra si comunica per opportuna conoscenza e per quanto di competenza, al fine di consentire a codesti Enti tutte le opportune valutazioni, con l’obiettivo di preservare, in particolare l’E.P.L.I., da eventuali danni morali e/o all’immagine”.

 

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