A VERBICARO IL PROSSIMO 27 GIUGNO UN CONVEGNO SU MONS. PIETRO RAIMONDI

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Il 27 giugno, con inizio alle 16.15, si terrà nella chiesa parrocchiale di Verbicaro un convegno sui temi posti dalla causa di beatificazione e canonizzazione del servo di Dio mons. Pietro Raimondi a due mesi dall’apertura della fase diocesana.

Mons. Raimondi, nato a Verbicaro nel 1896 e morto nel 1987, è stato vescovo di Crotone dal 1946 al 1971.

Il convegno sarà coordinato da Piero Damosso, caporedattore del Tg1 e curatore della rubrica Tg1 Dialogo. Relazioneranno don Giovanni Celia, postulatore della causa, e Angelo Rinaldi, presidente della commissione storica.

Discuteranno, invece, di santità mons. Stefano Rega, vescovo di San Marco Argentano-Scalea; mons. Giancarlo Maria Bregantini, vescovo emerito di Campobasso-Boiano, don Francesco Asti, preside della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale ed Enzo Bova, direttore della Caritas diocesana.

Le conclusioni saranno affidate a Pietro Miraglia, già amministratore delegato di Intesa Sanpaolo Formazione, in rappresentanza dei promotori del convegno.

LA NOTA INTEGRALE

A Verbicaro, nella chiesa parrocchiale, giovedì 27 giugno con inizio alle 16.15, si terrà un convegno sui temi posti dalla causa di beatificazione e canonizzazione del servo di Dio mons. Pietro Raimondi. Aperta in diocesi il 28 aprile nella cattedrale di San Marco Argentano con l’insediamento del tribunale e l’avvio della fase diocesana, ha nel convegno verbicarese un primo momento di approfondimento e divulgazione, a cui i comuni di Verbicaro e di Crotone hanno accordato il patrocinio.

Mons. Pietro Raimondi, nato a Verbicaro nel 1896 e morto nel 1987, è stato vescovo di Crotone dal 1946 al 1971, in anni cruciali della storia recente della Chiesa e della Calabria. L’una animata da esigenze di rinnovamento che hanno prodotto il concilio Vaticano II, l’altra alle prese con le nuove forme di sviluppo economico e sociale da governare e in parte accordare con gli aspetti ancora arcaici della propria cultura. In entrambi i casi la spiritualità e la sensibilità sociale del vescovo Raimondi, espresse nelle attività di ascolto, di mediazione e di inclusione furono determinanti e in ciò sono da cercare i segni della sua santità, che la causa dovrà appurare.

Con tali premesse, il convegno è l’occasione per discutere sul senso attuale della santità e quindi di come il santo, nella cultura e nella società, sia di fatto uno specchio fedele dei tempi, uno dei riflessi più autentici.

Sarà coordinato da Piero Damosso, caporedattore del Tg1 e curatore della rubrica Tg1 Dialogo, recente vincitore della V edizione del Premio letterario degli Ambasciatori presso la Santa Sede, con il libro Può la Chiesa fermare la guerra? Un’inchiesta a sessant’anni dalla Pacem in terris (San Paolo, 2023).

Avrà come relatori, sulla figura di mons. Raimondi e sul contesto storico in cui ha operato, don Giovanni Celia, postulatore della causa, e Angelo Rinaldi, presidente della commissione storica della causa stessa.

Discuteranno, invece, della santità attuale nella tavola rotonda in programma mons. Stefano Rega, vescovo di San Marco Argentano-Scalea, insediatosi da circa un anno e mezzo e da subito artefice di una rinnovata guida e animazione della diocesi; mons. Giancarlo Maria Bregantini, studioso di storia della Chiesa, vescovo emerito di Campobasso-Boiano, già vescovo di Locri-Gerace dal 1994 al 2007, diocesi calabrese dove si è impegnato in una dura ed efficace opposizione alla ‘ndrangheta; don Francesco Asti, preside della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale e consultore teologo del Dicastero Vaticano delle Cause dei Santi, studioso di spiritualità, di teologia, di comunicazione; Enzo Bova, direttore della Caritas di San Marco-Scalea e referente regionale per il Servizio Civile Universale Delegazione Caritas Calabria. Concluderà Pietro Miraglia, già AD di Intesa Sanpaolo Formazione, in rappresentanza dei promotori del convegno, che sarà trasmesso in streaming da Radio Voce Amica, emittente della parrocchia. “

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