Sabato 27 luglio alle ore 19, presso l’Anfiteatro Comunale alla Marina di Belvedere Marittimo, si terrà un evento di grande rilievo per il mondo teologico e religioso: «Pietà Popolare e Pop-Theology».
L’incontro culturale vedrà la presenza del vescovo monsignor Antonio Staglianò, Presidente della Pontificia Accademia di Teologia. Monsignor Staglianò offrirà la riflessione sulla necessità di una teologia che oggi necessariamente deve confrontarsi con nuove sfide culturali attuali. Papa Francesco, riconoscendo l’importanza di queste trasformazioni, incoraggia una teologia “in uscita” capace di interpretare il presente e aprire nuovi itinerari per il futuro. Si avverte il bisogno di una teologia “contestuale”, aperta al mondo e alle diverse culture e religioni che deve dialogare con altri saperi scientifici, filosofici, umanistici e artistici, e non chiudersi nell’autoreferenzialità.
La comunità ecclesiale gioca un ruolo centrale in questa visione, promuovendo una teologia sinodale e comunionale. Infine, la teologia deve essere pastorale, unendo teoria e pratica per discernere i “segni dei tempi” nell’annuncio del Vangelo. Con i nuovi statuti, la Pontificia Accademia di Teologia mira a rispondere alle sfide contemporanee, portando un messaggio di amore e speranza a tutti.
Il vescovo Antonio Staglianò è conosciuto per il suo impegno nella ricerca di nuove vie di evangelizzazione, specialmente rivolte ai giovani. Lavora per “svecchiare” la predicazione cristiana, rendendola più rilevante e comprensibile per le nuove generazioni, spesso lontane dai linguaggi tradizionali.
Nel suo recente libro “Pop-Theology per giovani. Autocritica del cattolicesimo convenzionale per un cristianesimo umano”, pubblicato da Rubbettino, utilizza il linguaggio della musica per avvicinare le nuove generazioni al messaggio cristiano. Egli propone una “carità intellettuale” che risponda alle domande di senso attraverso nuovi schemi, rendendo il kerigma attuale e vicino alla vita contemporanea.
Il libro non solo affronta questioni comunicative e teoriche, ma offre anche una proposta pastorale pratica per operatori del settore, adattabile a vari contesti. Antonio Spadaro, direttore di La Civiltà Cattolica, nella prefazione evidenzia come Staglianò risponda alla disaffezione generale verso la fede tra i giovani, proponendo la Pop-Theology come un metodo per renderli di nuovo partecipi della vita ecclesiale.
Mons. Staglianò sostiene che la catechesi tradizionale non è più sufficiente; è necessaria una teologia accessibile a tutti, capace di comunicare le verità cristiane con linguaggi comprensibili a ogni epoca. Questo approccio mira a rendere il messaggio evangelico centrale nella vita di ogni individuo, riconoscendo l’importanza di incontrare le persone anche nelle “periferie” virtuali.
In questo contesto verrà presentata l’ultima fatica teologica di don Gian Franco Belsito, il libro «La Pietà Popolare come ‘Luogo Teologico’», un’opera che esplora le pratiche di pietà nella diocesi di San Marco Argentano-Scalea, con un’analisi epistemologica dettagliata.
Lo studio di don Belsito è un contributo significativo alla teologia pastorale e agli studi sulla pietà popolare. Con la sua analisi rigorosa e il suo approccio multidisciplinare, l’opera si rivolge non solo agli studiosi ma anche a sacerdoti e laici impegnati nella vita pastorale, offrendo una guida preziosa per comprendere e valorizzare le espressioni di fede del Popolo di Dio.
Seguirà l’intervento di monsignor Stefano Rega, vescovo della diocesi di San Marco Argentano-Scalea, che condividerà il suo contributo al tema della serata.
L’incontro sarà moderato e introdotto dal professor Carmine Matarazzo, Ordinario di Teologia Pastorale presso la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale.
Il simposio si concluderà con una riflessione finale di don Gian Franco Belsito, che illustrerà le principali linee del suo lavoro e risponderà alle domande dei partecipanti.
Un’occasione imperdibile per studiosi, religiosi e laici interessati alla teologia e alla pietà popolare del nostro territorio, opportunità per approfondire temi di grande attualità culturale e importanza spirituale, in un contesto di dialogo e confronto.
Il libro di don Gian Franco Belsito, “La Pietà Popolare come ‘Luogo Teologico’”, rappresenta un’opera fondamentale nel campo della teologia pastorale poichè offre un’analisi dettagliata e multidisciplinare delle pratiche di pietà popolare nella diocesi di San Marco Argentano-Scalea. Pubblicato da Edizioni Cantagalli nel 2024, il testo è arricchito dalla presentazione di monsignor Stefano Rega, dalla prefazione di Carmelo Torcivia e dalla postfazione di Carmine Matarazzo.
Lo studio è suddiviso in quattro capitoli principali, ciascuno dei quali affronta diverse dimensioni della pietà popolare. Don Belsito inizia con una panoramica storica e teologica, esplorando la pietà popolare nel contesto pastorale alla luce del pontificato di Papa Francesco e del documento “Evangelii Gaudium”.
L’autore offre un’approfondita analisi metodologica, combinando l’apporto dell’antropologia culturale, della sociologia e della teologia proponendo un metodo di ricerca che integra la lettura dei dati e la loro interpretazione, con un approccio rigorosamente scientifico.
Successivamente mette in rilievo la dimensione antropologica, trinitaria, ecclesiologica, mariana, catechetica, mistica, liturgica e caritativa della pietà popolare, offrendo una visione completa e integrata del fenomeno.
Il volume offre l’analisi di casi concreti, come la festa patronale di San Ciriaco a Buonvicino, la processione dei Misteri a Belvedere Marittimo e la tradizione dei “sepolcri” di Roggiano Gravina, utilizzando il metodo proposto per offrire una valutazione teologica e pastorale.
L’integrazione di teologia, sociologia e antropologia culturale rende il libro un’opera completa e innovativa, capace di offrire una comprensione profonda e sfaccettata della pietà popolare.
Un lavoro di grande utilità per sacerdoti e operatori pastorali e storici e sociologi, fornendo strumenti utili per l’accoglienza e la valorizzazione delle forme di pietà popolare all’interno della pastorale ordinaria.