Un volume tanto atteso e che finalmente potrà essere nelle mani dei lettori già da venerdì 16 agosto 2024, in occasione dei festeggiamenti annuali in onore di San Francesco di Paola.
La presentazione si terrà nei locali dell’Hotel Palazzo del Capo a Cittadella del Capo, perché proprio lì vi era il primo luogo di preghiera del borgo marinaro. Un testo questo di don Giovanni Celia, molto documentato, tante le novità storiografiche e archivistiche, inframezzate da un imponente apparato iconografico, a cui hanno contribuito molti abitanti di Cittadella.
LA NOTA INTEGRALE
Una storia sociale interessante, di una comunità che ha “fortemente” voluto l’istituzione della parrocchia e da sempre ha avuto quale suo santo di riferimento, San Francesco di Paola. Già prima dell’istituzione di una struttura ecclesiastica i pescatori di Cittadella hanno voluto e acquistato una statua, molto bella e significativa, raffigurante l’attraversamento dello Stretto di San Francesco di Paola, sul suo mantello con due fraticelli; l’opera fu realizzata nei primi anni del Novecento, nella bottega Guacci, uno dei più rinomati artisti pugliesi di cartapesta.
L’autore del libro, don Giovanni Celia, che guida come parroco la comunità di Cittadella dal 2003, ha voluto raccogliere tutte le testimonianze sulla grande devozione degli abitanti di Cittadella e non solo, su San Francesco di Paola e sulla grande festa votiva che si svolge a fine agosto, con la processione a mare della statua. Don Celia ha voluto anche tracciare l’itinerario di questi ultimi anni e in appendice vengono presentate le tante iniziative realizzate; significativo il titolo scelto “Dalla cronaca alla storia” a significare che le comunità parrocchiali devono custodire e conservare per le future generazioni le tracce del proprio cammino.
All’incontro di venerdì 16 agosto, introdotto e moderato dall’editore Demetrio Guzzardi, interverrà il sindaco di Bonifati, Francesco Grosso, con i contributi di Giorgio Santoro, Pasquale Filippelli ed Elvira De Aloe; sarà presente l’autore del volume, don Giovanni Celia e le conclusioni saranno tenute del vescovo di San Marco Argentano-Scalea, mons. Stefano Rega, che ha anche redatto una nota introduttiva al volume; tra l’altro scrive: “La lodevole iniziativa del parroco Celia prende avvio dalla narrazione di una sintesi storica delle tappe cronologiche che hanno visto sorgere la parrocchia di Cittadella.
Possiamo menzionare quattro passaggi fondamentali che fungono da snodo per la storia evolutiva della comunità: l’edificazione dell’antica cappella dedicata a San Giovanni Battista nel lontano 1616, la successiva dedicazione a San Michele Arcangelo nel 1961 dopo il riconoscimento civile di parrocchia, l’acquisizione della denominazione in SS. Annunziata e San Francesco di Paola nel 1986, e infine, il decreto vescovile del 1° ottobre 2011 che sancisce in perpetuum il titolo di Parrocchia San Francesco di Paola”.
Così ha scritto nella sua introduzione don Giovanni Celia: “Era nel mio animo da molti anni il desiderio di approfondire le notizie storiche della comunità parrocchiale di Cittadella del Capo. Avevo già pensato a questa ricerca insieme a quella che ho già realizzato sulla parrocchia Immacolata Concezione di Cirimarco, nella gioiosa ricorrenza del centenario di fondazione. Ho visionato tutto il materiale riguardante questa parrocchia, presente nell’Archivio storico della nostra diocesi, di cui mi onoro di essere uno degli archivisti.
Per questo tipo di ricerche e stesura c’è bisogno di tanto tempo, che per il lavoro pastorale e gli altri impegni diocesani, era stato sempre difficile reperire. La pandemia del coronavirus, che ha costretto tutti a restare in casa per molto tempo, è stata la molla che mi ha spinto a scrivere. Ho deciso di impiegare le mie giornate tra il ritmo della preghiera, celebrazione della Messa e del lavoro, riprendendo il materiale storico, con la consultazione di altri testi, e per mettere mano alla storia della parrocchia San Francesco di Paola in Cittadella del Capo, che sono stato chiamato nel 2003 a servire e conoscere anche nelle sue fondamenta storiche.
Questo lavoro vuol essere un dono che intendo fare alle giovani generazioni e a chi verrà dopo di noi, perché imparino ad amare questa storia – tra l’altro molto bella – così come ho cercato di fare anch’io. Ho messo tutto l’amore di padre e pastore, insieme all’impegno e rigore scientifico che esso richiede. A te che leggi, buona lettura e spero che in queste pagine, seppur lontane nel tempo, vi troverai tante luci e speranze, le stesse che hanno animato – con tante difficoltà e anche in periodi molto difficili – chi ci ha preceduto. Voglia il celeste nostro patrono San Francesco di Paola, benedire questa mia umile fatica, e distendere ancora una volta in questo momento il suo mantello, per portare tutti a salvamento.