Il vescovo della Diocesi San Marco Argentano-Scalea, Mons. Stefano Rega ha stabilito con decreto quali saranno i luoghi di culti scelti per l’anno giubilare, che si aprirà il 29 dicembre 2024 e si chiuderà il 28 dicembre 2025.
Le otto chiese giubilari dove i fedeli potranno conseguire l’indulgenza, secondo le indicazioni della Chiesa saranno il Santuario della Madonna della Grotta in Praia a Mare, la Basilica minore di Maria Santissima incoronata del Pettoruto, sita a San Sosti; il convento San Daniele dei Frati minori Cappuccini di Belvedere Marittimo; Santa Maria del Monte Serra di Cetraro; San Rocco Montpellier di Grisolia; Madonna di Costantinopoli di Papasidero; Santa Maria del Lauro di Scalea; San Francesco di Paola di Verbicaro.
DECRETO DI COSTITUZIONE DELLE CHIESE GIUBILARI
Il Santo Padre Francesco, con la bolla Spes non confundit del 9 maggio 2024, ha indetto il Giubileo Ordinario per l’anno 2025, che inizierà con l’apertura della Porta Santa nella Basilica di San Pietro in Roma il 24 dicembre 2024.
Secondo le indicazioni del Santo Padre, domenica 29 dicembre 2024, anche nella Nostra Chiesa Cattedrale di San Marco Argentano verrà celebrata la Santa Eucaristia come solenne apertura dell’Anno giubilare.
Nelle Norme sulla concessione dell’indulgenza emanate dalla Penitenzieria apostolica il 13 maggio 2024 si stabilisce che i fedeli possono conseguire l’indulgenza giubilare attraverso: i sacri pellegrinaggi (Norme, I) la pia visita a luoghi sacri come chiese collegiate o santuari designati da ciascun Vescovo diocesano (Norme, II) e le opere di misericordia e penitenza (Norme, III).
Per tale motivo, in virtù delle predette disposizioni, secondo il desiderio del Santo Padre che il Popolo di Dio «possa accogliere con piena partecipazione sia l’annuncio di speranza della grazia di Dio sia i segni che ne attestano l’efficacia» (Spes non confundit, n. 6), ritenendo molto opportuno per l’utilità spirituale dei fedeli individuare nella Nostra Diocesi di San Marco Argentano – Scalea alcuni luoghi sacri visitando i quali i fedeli possano conseguire i benefici spirituali connessi all’indulgenza giubilare, con il presente atto
STABILISCO
che per tutta la durata dell’Anno Santo, a partire dal 29 dicembre 2024 (apertura dell’anno giubilare a livello diocesano) e fino al 28 dicembre 2025 (chiusura dell’anno giubilare a livello diocesano) siano costituiti santuari giubilari nella Diocesi di San Marco Argentano – Scalea, insieme con la Chiesa Cattedrale di San Marco Argentano:
Basilica Minore Maria Santissima Incoronata del Pettoruto – San Sosti (CS)
Convento di San Daniele dei Frati Minori Cappuccini – Belvedere M. (CS)
Santa Maria del Monte Serra – Cetraro (CS),
San Rocco da Montpellier Grisolia (CS)
Madonna di Costantinopoli – Papasidero (CS)
Madonna della Grotta – Praia a Mare (CS)
Santa Maria del Lauro – Scalea (CS)
San Francesco di Paola – Verbicaro (CS)
In tali chiese, per i fedeli sarà possibile conseguire l’indulgenza giubilare, secondo le consuete indicazioni della Chiesa (confessione sacramentale, comunione eucaristica e preghiera secondo le intenzioni del Sommo Pontefice) e le specifiche disposizioni stabilite dalla Penitenzieria Apostolica per il Giubileo 2025 (Norme, II): se, individualmente, o in gruppo, visiteranno devotamente qualsiasi luogo giubilare e lì, per un congruo periodo di tempo, si intratterranno nell’Adorazione eucaristica e nella meditazione, concludendo con il Padre Nostro, la Professione di Fede in qualsiasi forma legittima e invocazioni a Maria, Madre di Dio, affinché in questo Anno Santo tutti possano «sperimentare la vicinanza della più affettuosa delle mamme, che mai abbandona i suoi figli» (Spes non confundit, 24).
Si ricorda che «<i fedeli veramente pentiti che non potranno partecipare alle solenni celebrazioni, ai pellegrinaggi e alle pie visite per gravi motivi (come gli anziani, gli infermi, i reclusi, come pure coloro che, in ospedale o in altri luoghi di cura, prestano servizio continuativo ai malati), conseguiranno l’indulgenza giubilare, alle medesime condizioni se, uniti in spirito ai fedeli in presenza, particolarmente nei momenti in cui le parole del Sommo Pontefice o dei Vescovi diocesani verranno trasmesse attraverso i mezzi di comunicazione, reciteranno nella propria casa o là dove l’impedimento li trattiene (ad es. nella cappella dell’ospedale, della casa di cura) il Padre Nostro, la Professione di Fede in qualsiasi forma legittima e altre preghiere conformi alle finalità dell’Anno Santo, offrendo le loro sofferenze o i disagi della propria vita» (Norme, II).