SCALEA. PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE, BRUNO: ” QUESTA NON E’ LA MIA MAGGIORANZA”

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Dopo aver annunciato le sue dimissioni Presidente del Consiglio del comune di Scalea e di aver lasciato la maggioranza per sedere tra i banchi dell’opposizione, il Consigliere Gaetano Bruno ha diffuso una nota con la quale analizza lo scenario politico della cittadina fatta di movimenti poco chiari tra le forze in campo.

“Ritengo doveroso – ha concluso Bruno – lanciare un appello a tutti gli elettori del Movimento 5 Stelle e di quei partiti, movimenti e associazioni che non si identificano con lo schieramento di centrodestra a far sentire la propria voce, a far fronte comune e a non cadere nei soliti discorsi delle liste civiche perché all’orizzonte si addensano nubi scure per la città di Scalea, preda di ambizioni personali e destinata ad una deriva inspiegabile e insostenibile da qui ai prossimi mesi”.

LA NOTA INTEGRALE

Ritengo sia il caso di provare a mettere un po’ d’ordine nel panorama politico cittadino e negli equilibri che si andranno a ridisegnare in consiglio comunale nel rispetto della cittadinanza.

Pochi giorni fa il coordinamento del centrodestra CDS ha chiesto al Sindaco Perrotta di fare chiarezza sulla questione amministrativa ritenuta insostenibile, che tradotto significava di rassegnare le dimissioni.

Ricordo a me stesso che del coordinamento fanno parte tra gli altri Giuseppe Forestieri, già assessore nelle giunte Russo, Achille Tenuta, segretario cittadino di Fratelli d’Italia stesso partito del consigliere di opposizione Raffaele D’Anna, Eugenio Orrico, già Pd, Idm Alternativa Popolare oggi Noi Moderati, Roberta Croce, compagna dell’ex deputato di Forza Italia Alessandro Bergamo, molto critico nei confronti dell’amministrazione fino a qualche mese poi improvvisamente chetato evidentemente dai movimenti che si sono palesati in queste ore.

Inoltre nei giorni scorsi, immediatamente prima dell’incontro del 5 Novembre nel quale è stata confermata l’adesione del Sindaco Giacomo Perrotta a Forza Italia, sponda Gallo che cerca di lanciare il monito “no alle correnti” quando è noto a tutti che in Forza Italia ci sono molti spifferi, i consiglieri Versace e Silvestri, afferenti alla corrente di Andrea Gentile, costituiscono il gruppo del partito del Cavaliere.

La logica, anche se è veramente dura azzardare l’uso di questo termine, vorrebbe che il Sindaco e altri componenti dell’attuale maggioranza aderiscano al gruppo di Forza Italia ma probabilmente non sarà così anche se si è parlato di “porte aperte”.

Ci sono altre due considerazioni da fare e riguardano il ruolo di Ugo Vetere e del gruppo consiliare di Italia del Meridione.

Il Sindaco di Santa Maria, dichiaratamente e quotidianamente avverso alla maggioranza Perrotta e già pronto a sedere in Regione passando per le liste del centrodestra, non ha esitato a rimarcare la sua contrarietà all’adesione del Sindaco Perrotta in Forza Italia sulla sua pagina Facebook. Da ricordare che qualche settimana fa lo stesso Vetere aveva annunciato chiaramente che non avrebbe sostenuto la ricandidatura di Perrotta anzi, si era detto pronto a mettersi a disposizione anche con persone a lui vicine alla costruzione di un progetto alternativo. Poi da capire perché ieri prima ha riconosciuto in un post coerenza e dignità politica al sottoscritto, poi lo ha modificato argomentando, salvo poi cancellarlo. Ordini di scuderia o si è ricordato di ritenermi un “sacrestano” e quindi non meritevole dei suoi omaggi?

O forse perché tra i commenti c’era uno screenshot di una chat di whatsapp dove, in risposta ad un quesito, qualcuno diceva chiaramente che il gruppo Forza Italia di minoranza non avrebbe appoggiato la maggioranza?

Post ricomparso, ma senza commenti, questa mattina.

Sullo sfondo il gruppo consiliare di Idm, assente al battesimo azzurro del Sindaco Perrotta perché in piazza a Castrolibero a manifestare contro la fusione dei comuni e, a causa di tale tema, in rotta di collisione con la giunta regionale e il suo Presidente, oltre ai soliti personaggi che restano nell’ombra pensando di poter ancora determinare le scelte dei singoli e il destino della comunità. 

Quale scenario per questi prossimi mesi di consiliatura? La maggioranza dei consiglieri eletti sembra afferente all’alveo politico del centrodestra condizione che renderebbe quasi ovvio un rimpasto.

Sarebbe una soluzione di coerenza che probabilmente avrebbe come unico ostacolo l’individuazione del prossimo candidato a Sindaco, ma sicuramente, con altre elezioni alle porte si potrebbe trovare la quadra con i soliti accordi elettori che nulla hanno di politico. 

Siamo al paradosso più totale nell’assoluta indifferenza verso gli elettori e la cosa più ridicola è che in questo panorama la posizione più dibattuta per qualcuno è stata quella del Presidente del Consiglio.

Ci si è affannati a parlare di terzietà, di rispetto e garbo istituzionale, mentre nel contempo tutti gli esponenti di centrodestra, dentro e fuori il consiglio comunale, offrono questo spettacolo indecoroso.

Cosa potrebbero inventarsi in vista della prossima campagna elettorale per le amministrative? 

È però doveroso guardare al presente e vista questa convergenza verso destra della maggior parte dei componenti la civica assise, come portavoce del Movimento 5 Stelle confermo di rimettere la carica di Presidente del Consiglio e di collocarmi all’opposizione.

Mi auguro di poter ascoltare proposte che vadano nella direzione dell’interesse della comunità e che non esiterei a votare favorevolmente perché riconosco il duro lavoro svolto da alcuni componenti della giunta, ma allo stesso tempo, non avrò remore a discutere i provvedimenti sui quali non dovessi trovarmi d’accordo. Certo ora il punto è prettamente politico e le risposte le dovranno dare tutti i consiglieri di centrodestra ad oggi separati dall’appartenenza ai gruppi di maggioranza e minoranza.

Ritengo doveroso inoltre lanciare un appello a tutti gli elettori del Movimento 5 Stelle e di quei partiti, movimenti e associazioni che non si identificano con lo schieramento di centrodestra a far sentire la propria voce, a far fronte comune e a non cadere nei soliti discorsi delle liste civiche perché all’orizzonte si addensano nubi scure per la citta di Scalea, preda di ambizioni personali e destinata ad una deriva inspiegabile e insostenibile da qui ai prossimi mesi.

 

 

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