ACQUAPPESA RICORDA LUCIO FERRAMI NEL 43ESIMO ANNIVERSARIO DELLA MORTE

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Si è tenuta ad Acquappesa una manifestazione in ricordo di Lucio Ferrami, l’imprenditore ucciso 43 anni fa dalla ‘ndrangheta.

L’amministrazione comunale di Acquappesa ha già approvato una delibera di giunta per l’intitolazione di contrada Zaccani alla memoria di Lucio Ferrami, ucciso per non aver voluto pagare il pizzo.

Insieme al sindaco Francesco Tripicchio ed alle autorità civili, militari e religiose c’erano cittadini, studenti e rappresentanti del presidio Libera a lui intitolato.

IL POST DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE

Ieri mattina, ci siamo ritrovati, insieme alle autorità civili, militari e religiose, ai cittadini, alle scuole, all’associazione antiracket che porta il suo nome ed ai suoi familiari, a ricordare Lucio Ferrami, in occasione del 43esimo anniversario del suo omicidio per mano della ‘ndrangheta.

La location è quella in cui il sangue macchiò la terra e le coscienze: contrada Zaccani, ovvero il bivio per Santo Iorio. Un’area che, su iniziativa della nostra Amministrazione comunale – che ha già approvato un’apposita delibera di Giunta – sarà intitolata proprio a Lucio Ferrami, Uomo di coraggio e testimone del valore del gesto di ribellione alla criminalità organizzata.
Lui, che non piegò il capo alle richieste della malavita, diventa, oggi più di ieri, simbolo di quella cittadinanza attiva che ha il dovere morale di partecipare alla vita delle proprie Comunità, contribuendo ad edificare una società civile solida, coesa, trasparente e, soprattutto, che sia da esempio per le nuove generazioni e per la storia futura. Ed è nostra ferma volontà far crescere, i nostri giovani, con questi esempi eroici, che vogliamo diventino una normalità e non più soltanto un’eccezione.
E crediamo sia questo il miglior modo di ricordare Lucio Ferrami e chi ha sacrificato, la propria vita, per la Legalità.

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