A Praia a Mare il gruppo di minoranza “Amare Praia”, nell’ultimo Consiglio, ha votato contro la variazione di bilancio proposta dall’esecutivo e il Documento unico di programmazione che per il terzo anno consecutivo non prevedono il taglio dei tributi ma solo l’aumento della spesa corrente.
“Sono a rischio i piani triennali dei lavori pubblici – si legge in una nota – come pure il piano triennale degli acquisti di beni e servizi.
LA NOTA COMPLETA
Per il terzo anno consecutivo l’Amministrazione De Lorenzo si appresta a non tagliare i tributi comunali e ad aumentare la spesa corrente. Lo prevedono la variazione di Bilancio ed il Documento unico di programmazione approvati dalla maggioranza nella seduta del Consiglio comunale.
Amare Praia ha votato contro evidenziando una serie di criticità che confermano le difficoltà della Giunta De Lorenzo di definire un piano finanziario adeguato e con obiettivi certi e misurabili. L’esecutivo continua ad attingere all’avanzo di amministrazione per procedere ai pagamenti, utilizzando risorse che non derivano dal bilancio corrente, cioè non prodotte da politiche finanziarie virtuose, frutto dell’impiego delle somme che la maggioranza ha trovato nelle casse dell’Ente e che ora sta sperperando.
I numeri indicati dalla variazione di Bilancio sono preoccupanti per la crescita esponenziale, ormai senza freno, degli impegni economici. Il bilancio di previsione 2022, adottato dalla precedente Amministrazione, prevedeva una spesa corrente di 11.386.000 euro, mentre il bilancio di previsione 2024 prevede una spesa corrente pari ad oltre 20 milioni di euro.
Nel corso della seduta abbiamo segnalato che alcune voci di bilancio risultano non coerenti in quanto non viene specificato a quali capitoli di spesa facciano riferimento. C’è molta confusione e alcuni passaggi non sono chiari e questo non è accettabile. Come giustamente affermato anche dallo stesso Revisore dei Conti, troviamo semplicemente assurdo e incomprensibile che si faccia luogo all’approvazione di variazioni di bilancio inerenti il pagamento di debiti fuori bilancio, prima ancora che quei debiti fuori bilancio vengano approvati e quindi riconosciuti dallo stesso Consiglio Comunale.
I rilievi del Revisore dei Conti riguardano però anche il Documento unico di programmazione 2025-2027 portato in aula con sei mesi di ritardo rispetto al termine stabilito dalle norme vigenti. Il Dup presenta una lunga serie di criticità e dovrà essere modificato in maniera sostanziale in più punti. Sono a rischio i piani triennali dei lavori pubblici, in alcuni passaggi incoerenti rispetto ai progetti PNRR inseriti, come pure il piano triennale degli acquisti di beni e servizi che manca dell’aggiornamento del piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari e manca anche la redazione del piano triennale di razionalizzazione e riqualificazione della spesa.
Nel Dup è scritto a chiare lettere che – contrariamente alle promesse elettorali – l’Amministrazione comunale perseguirà “una strategia tendente al mantenimento della stessa pressione” tributaria. Neppure una parola, invece, su come l’Amministrazione comunale intende affrontare le questioni di primario interesse pubblico: il futuro dell’ospedale, la qualità dei servizi, le politiche assistenziali e giovanili, le opere pubbliche e le infrastrutture.
Si può amministrare in questo modo? Si può essere così distratti e così disinteressati alla gestione della cosa pubblica da portare in Consiglio comunale, in ritardo, documenti strategici pieni di lacune ed errori e mancanti di parti fondamentali?
Anna Maiorana, Carmela Filippelli, Angelo De Presbiteris, Tommaso Morelli