“Anno delle radici italiane nel mondo”. A Sangineto l’iniziativa volta a valorizzare gli emigrati italiani nel mondo

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Sangineto “luogo dell’Anima” è il titolo scelto dall’Amministrazione Comunale per celebrare il 2024 dichiarato dal Governo italiano “Anno delle radici italiane nel mondo”.

Scopo del progetto è quello di dare valore a tutti gli emigrati italiani nel mondo, alle loro storie di sacrificio ma anche di successo e attirare i discendentinel luogo delle loro origini.Si inizierà oggi pomeriggio alle ore15.00 con la processione della Madonna del Rosario per le vie del borgo mentre alle 19.00 ci sarà il concerto tenuto dalla Banda “del Corno” di Fuscaldo nella Chiesa di Santa Maria della Neve. Domani pomeriggio dalle ore 18.00, in piazza Caduti, appuntamento con “I cibi di un tempo … I gulij” accompagnati dal gruppo folk Mbusi e Asciutti.

LA NOTA INTEGRALE

Sangineto “luogo dell’Anima” è il titolo scelto dall’Amministrazione Comunale per celebrare il 2024 dichiarato dal Governo italiano “Anno delle radici italiane nel mondo”.

Il progetto del “Turismo delle radici”, nel suo pieno significato di viaggiatori nei paesi di origine emotivamente spinti a visitare i luoghi del passato ed a ripercorrere le strade dei propri antenati col desiderio di essere lì, è promosso dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, attraverso la Direzione Generale per gli Italiani all’Estero e le Politiche Migratorie che si avvale del supporto del programma Italea finanziato dal PNRR.

Lo scopo del progetto è quello di dare valore a tutti gli emigrati italiani nel mondo, alle loro storie di sacrificio ma anche di successo col fine di preservarne la memoria a beneficio delle generazioni future degli italo-discendenti e lo fa, appunto, cercando di attrarli in Italia, luogo delle loro origini invitandoli a scoprirle.
L’Assessore al Turismo, nonché vice Sindaco Mariarosa Midaglia, ci racconta.

“Questo luogo dell’Anima che nel tempo si è spopolato, ha vissuto l’emigrazione verso paesi esteri, Argentina e sud America, per lo più, e l’impoverimento in tutti i suoi aspetti; è stato narrato dai nonni e dai bisnonni attraverso racconti di ricordi nostalgici quasi romantici e ha fatto parte integrante della crescita di figli e nipoti che, rimasti legati alle loro radici, lo sentono oramai come proprio e vivono con la curiosità ed il desiderio di vederlo coronando il sogno più grande dei loro avi di tornare “a casa”.

Ecco, in questo contesto, il Comune di Sangineto ha mosso i passi spolverando le tradizioni d’un tempo, valorizzandole e portandole allo scoperto attraverso una serie di iniziative volte a richiamare i viaggiatori esperienziali nel luogo di origine proprio in occasione della festa che più di tutte ha segnato la storia del Paese: la festa dalla Madonna del Rosario. Si narra infatti, che tra il 24 ed il 25 mese di gennaio del 1848, Sangineto era preso dalla morsa di una pioggia torrenziale.

Onde evitare il peggio, i fedeli portarono in processione la statua della Madonna del Rosario e, per miracolosa intercessione della Vergine, la pioggia cessò. Da allora, ogni anno, i devoti ricordano il miracolo ricevuto portando la statua della Madonna in processione per le vie del centro storico.
Quest’anno agli eventi legati alla festa tradizionale sarà data ampia visibilità grazie al progetto Italea.

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