Per modificare un’area territoriale devono essere chiamati a votare tramite referendum tutti gli elettori residenti dei Comuni interessati alla modificazione.
L’ha deciso il Consiglio di Stato con una sentenza nella quale ha racchiuso – respingendoli – due appelli proposti dalla Regione Calabria e dall’Associazione “Ritorno alle origini di Temesa” contro il comune di Amantea.
In contestazione c’era una sentenza con la quale nel luglio 2023 il Tar della Calabria ha accolto un ricorso proposto dal Comune di Amantea per contestare la delibera con la quale il Consiglio regionale nel 2022 dispose l’effettuazione del referendum consultivo per la modifica dei confini territoriali dei comuni di Serra d’Aiello e Amantea che prevedeva il distacco della frazione di Campora San Giovanni e l’aggregazione al Comune di Serra d’Aiello, con la denominazione “Temesa”, limitandolo però ai soli residenti nella frazione di Campora San Giovanni del Comune di Amantea e nel Comune di Serra d’Aiello, escludendo gli altri abitanti di Amantea, nonché quelli di Coreca e Marinella.
Il Tar accolse il ricorso essenzialmente nella considerazione che, vertendosi dell’indizione di un referendum consultivo involgente non già la creazione di un nuovo Comune ma la modifica di un’area territoriale, dovesse trovare applicazione la normativa che prevede siano chiamati a votare tutti gli elettori residenti. In appello la Regione Calabria e l’associazione “Ritorno alle origini di Temesa” hanno dedotto l’erroneità della sentenza impugnata.
IL POST DEL SINDACO DI AMANTEA VINCENZO PELLEGRINO
Il Consiglio di Stato da definitiva ragione al Comune di Amantea
I giudici hanno ritenuto infondate tutte le motivazioni addotte nei ricorsi presentati contro il Comune di Amantea.
In caso di Referendum deve essere coinvolta la popolazione di tutta Amantea.
AVEVAMO VISTO GIUSTO
Continueremo, nonostante le difficoltà, ad impegnarci nell’azione di difesa di Questa Città e a concentrarci sul lavoro da fare per il futuro della nostra comunità.
Amantea merita di superare le difficili stagioni passate, ritrovando solidità e serenità, per puntare allo sviluppo e recitare il ruolo che Le spetta nel territorio.
IL POST DELL’ASSOCIAZIONE “RITORNO ALLE ORIGINI DI TEMESA”
Il Consiglio di Stato, con la sentenza di oggi, ha di fatto confermato che il referendum per il riconoscimento della ridefinizione dei confini territoriali e quindi per l’accorpamento delle Comunità di Serra d’Aiello e di Campora San Giovanni resta in piedi con i dovuti adeguamenti procedurali.
Infatti la sentenza non inficia del tutto quanto prodotto fino ad ora dalla Regione Calabria, dal Comune di Serra d’Aiello e dalla nostra Associazione, rimandando l’espletamento del referendum stesso ad una verifica ed all’individuazione, più in generale, della popolazione interessata.
Nessun vizio di incostituzionalità viene sollevato sull’aspirazione che esprimono il Comume di Serra e quella di Campora, ma solo un vizio procedurale che tocca ora alla Regione Calabria rimuovere per il un referendum che attende ora di essere celebrato.
Noi siamo fiduciosi che la Regione Calabria continui a sostenere le ragioni storico-culturali ed economico-amministrative che l’hanno portata a raccogliere le esigenze legittime di un territorio che da anni aspira alla propria autonomia ed alla propria indipendenza amministrativa da Amantea.
Chiediamo pertanto, in continuità con lo sforzo politico prodotto fino a questo momento, che la Regione Calabria attivi tutte le procedure relative alla celebrazione del referendum consultivo che dovrà dare, auspicabilmente, risposte alle nostre Comunità che non hanno intenzione di retrocedere dall’obiettivo.
Nelle prossime ore saranno avviati ulteriori approfondimenti in seno alla nostra associazione insieme al comune di Serra d’Aiello nonchè le necessarie interlocuzioni con l’amministrazione Regionale.