Dopo la bagarre scatenatasi giovedì in coda alla seduta del Consiglio comunale di Diamante, il sindaco Achille Ordine ha pubblicato un post su Facebook per replicare alle accuse. “Apprendo dalla lettura di un post del gruppo consiliare LiberaMente che addirittura avrei cercato di “aggredire fisicamente un Consigliere Comunale” – scrive il primo cittadino.Affermazioni gravi, perché assolutamente non veritiere. Si preferisce sostenere che il Presidente del Consiglio Comunale avrebbe impedito ai consiglieri di fare comunicazioni – aggiunge Ordine – senza però rimarcare come il Regolamento sul funzionamento del Consiglio Comunale stabilisca che le comunicazioni siano prerogativa del Presidente”.
IL POST DEL SINDACO ACHILLE ORDINE
Ad essere vergognosa è la mistificazione della realtà, la strumentalizzazione dei fatti.
Ad essere vergognosa è la silente indifferenza di chi, tra le forze consiliari, nonostante gli attacchi e le offese rivolte al Sindaco, non senta il dovere e la necessità di stigmatizzare i fatti accaduti e di prendere le distanze da determinati comportamenti.
Perché quando si rivolgono offese al sindaco (peraltro del tutto immotivate), non (solo) si offende la sua persona (tralasciando tutto il resto), ma si offende soprattuto chi è stato democraticamente eletto per rappresentare ed amministrare una Città. Si offende un’intera comunità che dal sindaco è rappresentata.
E, purtroppo, non è la prima volta che questo succede.
Apprendo dalla lettura di un post del gruppo consiliare LiberaMente che addirittura avrei cercato di “aggredire fisicamente un Consigliere Comunale”.
Affermazioni gravi, perché assolutamente non veritiere.
Capisco che qualcuno pensi di avere sempre la verità in tasca, ma addirittura avere la presunzione di conoscere il pensiero o le intenzioni altrui appartiene a una dimensione trascendentale, ultraterrena, che forse qualcuno ritiene di possedere.
Ho sentito le forze di opposizione lamentarsi di una compressione del diritto al contraddittorio o dell’impossibilità di poter interloquire sulle questioni che attengono al paese.
Le evidenze dicono altro.
Basta guardare i video dei consigli comunali per capire come, anche in questo caso, si strumentalizzi la realtà.
Appare evidente, come la dialettica e il confronto siano in tutto e per tutto garantiti e assicurati dal Presidente del Consiglio Comunale, Mariano Casella (come è giusto e doveroso che sia), su tutti i punti all’ordine del giorno, anche ben oltre i limiti normativi che disciplinano il funzionamento del Consiglio Comunale. Ma su questo si tace.
Si preferisce sostenere che il Presidente del Consiglio Comunale avrebbe impedito ai consiglieri di fare comunicazioni, senza però rimarcare come il Regolamento sul funzionamento del Consiglio Comunale stabilisca come le comunicazioni siano prerogativa del Presidente.
In conclusione il Sindaco può essere offeso e al Presidente (a tacer d’altro) è preclusa la possibilità di applicare il regolamento.
Questa è la lettura che sembra trarsi.
Preferisco lasciare ai cittadini ogni più opportuna valutazione.