Natale solidale al plesso di Sangineto dell’Istituto comprensivo “Padre Puglisi”

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Un Natale solidale quello pensato dai bambini, dai genitori e dalle maestre del plesso di Sangineto, scuola primaria, dell’Istituto Comprensivo “Padre Puglisi” di Belvedere Marittimo.

Nei giorni che hanno preceduto la chiusura della scuola per le festività natalizie i genitori di Sangineto, in pieno accordo con le maestre, hanno pensato di “sacrificare” i soldi dei regali che si fanno in occasione dello spettacolo natalizio e di utilizzarli per un’opera benefica.

Per giorni un salvadanaio è stato custodito nelle aule del plesso di Sangineto ed ha raccolto i risparmi dei genitori, delle maestre, del personale ATA ma anche le paghette dei piccoli studenti per condividere la magia del Natale con chi è meno fortunato.

In pochi giorni sono stati raccolti 200 euro che sono stati consegnati nelle mani della presidente diocesana dell’Azione Cattolica Marianna De Luca, destinati a due opere benefiche: una parte è arrivata a bambini bisognosi della comunità, l’altra parte è stata consegnata nelle mani del vescovo di San Marco Argentano – Scalea Mons. Stefano Rega per l’ospedale che la diocesi sostiene in Benin.

Una scuola solidale e attenta al territorio.

Nella stessa direzione vanno i progetti realizzati, in particolare, con i ragazzi della classe Quinta della scuola primaria.

Hanno incontrato una giornalista con la quale hanno parlato delle regole fondamentali alla base degli articoli, dei casi di cronaca del territorio e dell’importanza di rispettare le regole, nel rispetto della libertà di tutti ma anche a tutela della sicurezza di ognuno.

I reati, hanno capito i ragazzi, accadono anche vicino a noi e solo con un atteggiamento attento e rispettoso si possono evitare le degenerazioni.

E’ il caso del bullismo, vera piaga con conseguenze a volte devastanti.

Gli studenti sono stati accompagnati nella visione del film “Il ragazzo dai pantaloni rosa” che li ha colpiti ma anche interessati.

Ho pianto – ha scritto un alunno di Sangineto nel testo creato dopo la visione del film – ascoltando la frase “le parole sono come dei vasi di fiori che cadono dai balconi; se sei fortunato li schivi e vai avanti, ma se invece sei un po’ più lento ti centrano in pieno e ti uccidono”.

 

 

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